Un problema attuale: la coerenza. Non la fissità nel ragionamento, la diligenza ottusa nelle realizzazioni, l’obbedienza cieca, il fanatismo zelante. Non la rigidità.
Bensì il rapporto, coestensivo, tra pensieri e azioni. La verifica logica, ma anche etica, dei propri atti. L’autenticità.
Il tutto potrebbe essere rappresentato così: “dire quel che si pensa, fare quel ciò che si dice”. Pronti a lasciarsi sorprendere ma non a lasciarsi comprare. Pronti a lasciarsi convincere ma non a lasciarsi ricattare. Pronti a dare ragione ma non a pretendere scuse. Pronti a dire “ho sbagliato” ma non a coltivare, negli altri e in sé, dannosi sensi di colpa.
Pronti ad andare per la propria strada, se necessario, senza lasciarsi sviare. Pronti a camminare con qualcuno e a lasciarsi guidare.
Dire quel che si pensa. Fare quel che si dice: un buon proposito da meditare con qualcuno. Oggi. Domani. Camminando.
G. B.