Camminare 5

Uva acerba, uva matura, uva passa, tutto è trasformazione, non verso ciò che non è, ma verso ciò che ora non è.

Marco Aurelio

S’è fatto giorno, ora di andare. Salutare il luogo. Benedire il giaciglio. Onorare il pane del mattino. Sfiorare con le dita gli angoli di casa. Ora di andare. Mettere di nuovo lo zaino sulle spalle. Spalle stanche e forti, ristorate dal sonno e provate dalla lunga marcia. La marcia non è finita.

Consola sapere di dover camminare ancora molto tempo. Per molto, ancora per molto. La meta è chiara. Un punto noto scritto nel taccuino. Un pretesto, forse.

Il giorno è alto. Indugiare è bello, ma occorre andare, salutare gli ultimi compagni della notte; mettersi in marcia senza troppo desiderio, perché il cielo azzurro, e pieno di una luce paga di sé, sembra un invito al gioco.

Un cane saluta qualcuno.Gli uccelli sembrano muoversi a caso, nel vento capriccioso. Occorre andare.

Andare, andare, andare. Null’altro resta.

G. B.

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