Sulle donne

Vorrei scrivervi le storie delle donne, donne conosciute in Nigeria, ragazze piene di sogni, studentesse universitarie, segretarie, cuoche, parrucchiere, suore, socie di cooperative, amanti … tanto diverse dall’immagine stereotipata che si ha in Italia della donna nigeriana, fondamentalmente prostituta o maman. Ho trascorso un periodo della mia vita nella città di Onitsha e poi ho visitato altre città (Ondo, Akure, Lagos and Port Harcourt).

Vorrei raccontarvi la storia di una prostituta che chiedeva aiuto a un missionario. Vorrei parlarvi di quella madre che aveva bisogno di una cifra, per noi occidentali ridicola, per salvare la vita di sua figlia in ospedale.

Ho visto una donna nuda lavarsi per strada con l’acqua putrida degli scoli. Ho avuto paura di donne con la lebbra che sui marciapiedi chiedevano l’elemosina. Ho visto ragazze vendere di tutto per sopravvivere e ho giocato con  bambine che si occupavano quotidianamente dei loro fratelli neonati.

Quelle emozioni avrebbero cambiato la mia vita per sempre ed io non lo sapevo.

P.M.

Africa

3 thoughts on “Sulle donne

  1. Racconta. Racconta ancora dei volti e delle vite che hai sfiorato, temuto, ammirato. E che, in ogni caso, non sei riuscita a dimenticare. Racconta delle bellezze negate. Delle solitudini. E dei sogni scordati: scordati come le corde di una chitarra che nessuno suona più. E racconta di bruchi divenuti farfalle. Di libertà rivendicate. E di albe che hanno bruciato occhi pieni di speranze. Racconta. Perché si sappia. Per ricordare che il mondo, con ciò che rende e ciò che ruba, non finisce al confine del nostro giardino. Per emozionare. Incoraggiare. Racconta, perché nella vita di donne mai viste, si possa riconoscere quel nostro tratto trascurato. Racconta. Perché nel pugno stretto di donne di cui non si stringerà mai la mano, si possa ritrovare quella forza, quella che in passato avevamo. E racconta. Perché, tra i respiri e i sospiri, tra le parole e i gesti di donne di cui non si saprà altro, si possa apprezzare, amare con passione smisurata e folle spirito, la nostra stessa esistenza.

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