Sabato

Molte auto in strada, stamattina. Più del solito. Facile arrivare prima, pur con un passo disteso, sulla propria bici. Nessun ingorgo, per chi pedala. Nessun ingordo, a pedali.

Il parcheggio dell’ipermercato era pieno come il parcheggio di uno stadio, di una concessionaria d’auto, di un cinema con molte sale dentro e pochi spettatori in sala.

Una distesa di auto.

Le casse, prese d’assedio come prima di un assedio, di un tornado, di una festa, erano le tipiche casse di un assedio, di un tornado, di una festa.

Festa del consumo; quale che ne sia il pretesto. Quale Pasqua? Purché si mangi, si scarti, si accartocci, si butti, ogni pretesto è buono.

Come un alieno, sfilando  nel silenzio del mio silenzioso incedere, ho dato uno sguardo alle cose, dopo aver preso le tre cose che mi servivano e che non sono in grado di produrre da solo.

Produrre? Fare o lasciar fare ad altri? Oppure scambiare?

L’unica libertà odierna sembra essere la libertà di spesa. Come a dire: rendigli tutto il danaro e ancor prima rendigli obbedienza. Il peggio sarebbe rendergli l’anima, vero?

G. B.

IMG_20150494_0238

3 thoughts on “Sabato

  1. Trascorri una buona domenica, tu, che oggi hai dovuto guidare più per trovare parcheggio davanti all’ ipermercato che non per giungere a destinazione: che tu possa non scoraggiarti, poi, quando ti si chiederà di aver pazienza e di perseverare per raggiungere i tuoi obiettivi. Auguri a te, che oggi ti sei mosso tra gli scaffali del supermercato, in un primo momento preso dall’ansia e poi con quell’aria vittoriosa di chi non dovrà chiedere nulla: che tu possa esser sicuro di te anche con lo stomaco e il carrello vuoti e quando a chiederti il conto, sarà la vita. Ed una serena giornata a te, che oggi hai battibeccato con tua moglie perché il frigo non era abbastanza pieno e perché sicuramente, quel poco che c’è non basterà a saziare gli ospiti di domani: che tu possa comprendere che per comunicare, condividere, trasmettere e ricevere, non occorre assumere chissà quante calorie. Auguri a voi, a tutti voi che domani godrete della sorpresa che proprio non vi aspettavate di trovare nell’uovo: che possiate sorprendervi anche delle notizie che occupano le prime pagine dei giornali. Che possiate meravigliarmi guardandovi intorno. E che possiate rallegrarvi, emozionarvi e commuovervi per voi stessi e per ciò che riempie le vostre giornate, il vostro cuore e il vostro sonno. E auguri a te, bambino e bambina: che tu possa scivolare sotto il tavolo e allontanartene. Per vedere se fuori piove, se si potrà uscire. Per inventare nuovi giochi. Per stravolgere la poesia che ti hanno assegnato a scuola. Per guardarti allo specchio, per tanto tanto tempo: affinché tu possa non dimenticare mai chi sei. Anche quando, tra trent’anni, ti ritroverai a spingere un carrello. Il giorno prima di Pasqua.

    "Mi piace"

    • E auguri a te, bambino e bambina, che tu possa restare buono e spensierato. Per imparare a vivere senza giudicare. Per non farti travolgere dalle abitudini di massa. Per restare anticonformista come sei stato fin dal primo NO. Ribellati, bambino mio. Anche quando ti consiglieremo di non farlo. (P.M.)

      "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...