Alzati

Dunque è accaduto. Qualcuno pare sia risorto. Qualcuno è altro da sé. Qualcuno è cambiato. Qualcuno ha salutato la sua fine e ha conosciuto un nuovo inizio.

Qualcuno sei tu. Puoi farlo. Puoi cambiare. Puoi lasciare alle tue spalle le spalle dei tuoi propositi perduti. Guardando in pieno volto il tuo concreto divenire.

Questo è vivere. Vivere è questo; vivere. Non sognare, soltanto sognare, la vita non avuta. Non solo commentare il saluto non voluto. Quante perdite, quante sconfitte, quante cadute.

Alzati e cammina. Alziamoci e camminiamo. Cosa si salverà? La nostra contraddittoria presenza. Il fatto di proseguire con un verso. Il fatto di prenderla dal verso migliore. Il fatto di vedere fiori tra le rocce, germogli tra i sassi, piantine oltre i muri.

C’è chi ancora vive tra riserve di rifiuti lasciati a marcire nel cuore di terre maledette dalla ricchezza. Ci sono bambini dannati dal primo istante. Ci sono madri senza più sangue né lacrime. Ci sono padri incapaci di portare a casa un litro di latte.

Combatti, donna. Combatti, uomo. Senza armi. Senza insulti. Senza più dare fiducia a incantatori di serpenti di vetro.

Esci di casa, oggi, con o senza pioggia. Porta a qualcuno qualcosa. Porta una piantina. Porta una pagnotta. Porta un sorriso.

Alzati, non per la Pasqua, non per la domenica. Per la vita.

Alzati e combatti. Il Mondo vuole un cambiamento. Sii tu quel cambiamento.

G. B.

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2 thoughts on “Alzati

  1. ‘La vita non è uno scherzo.
    Prendila sul serio
    come fa lo scoiattolo, ad esempio,
    senza aspettarti nulla
    dal di fuori o nell’aldilà.
    Non avrai altro da fare che vivere.’
    Vivere. Questo é il trucco, il sistema.
    Vivere. Senza piegarsi, senza cedere a compromessi. Vivere. Con la felicità di esserci. E di essere quel che si è. Vivere. Perché è Pasqua ogni volta che scegliamo di vivere. Perché é Pasqua ogni volta che evitiamo di morire. È resurrezione ogni volta che ai sotterfugi, preferiamo il volo! Difficile. Certo. È difficile osare; rischioso tentare; pericoloso mettersi in gioco. Ma si viene al mondo per vivere, per viverlo, per cambiarlo. Senza paura, senza vergogna, senza ripensamenti. Vivere, senza pensare a cosa sarà di te, a cosa sarai per gli altri. Vivere. Con umiltà, con tanta di quell’umiltà da diventare il tuo orgoglio! Con un senso della giustizia talmente alto da diventare scandaloso! Con una voglia di imparare talmente forte da diventare una fame ansiosa! Vivere. Con libertà. E coerenza. Con emozione. Con coraggio. Vivere. Cantando! Saltando! Scrivendo, leggendo, disegnando, inventando! Vivere. Con la gioia di farlo. E in ultimo: ‘Prendila sul serio, la vita,
    ma sul serio a tal punto
    che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
    non perché restino ai tuoi figli
    ma perché non crederai alla morte,
    pur temendola,
    e la vita peserà di più sulla bilancia.’
    Vivete, quindi! Perché avete solo una vita per farlo.

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