A nullo amato?

Appena un ricordo; appena. Eppure l’hai amata, l’hai amato. Così dicevi. E ti pareva di non poter vivere senza, così dicevi. E ti sembrava di non poter respirare se non con lei, con lui.

Oggi, invece, solo memoria fugace e improvvisa, quasi importuna; memoria intenerita, forse, più dalla neutralità odierna con cui ci pensi che dalla perduta passione con cui vivevi.

Ce l’hai fatta a vivere senza di lei; riesci ancora a respirare senza di lui. Così, ti viene una domanda, cos’è l’amore? Cos’è, se tale appare?

G. B.

2 thoughts on “A nullo amato?

  1. Lo si é amato. Tanto. Forse troppo. Anche il sole, quando è forte, brucia. Lo si é amato. Più di tutte le canzoni che gli si potevano dedicare, più delle parole che gli si potevano pronunciare, più del tempo che si sarebbe desiderato vivere insieme. Lo si é amato. Oltre ogni misura, ogni limite, ogni pudore. Contro ogni schema, ogni paura, ogni ragione. Lo si é amato. Troppo lo si é amato. Talmente troppo, che ci si sarebbe strappato il cuore dal petto per farlo vedere. Ed ora, lo si strapperebbe per vendere se è vero che di tutto quell’amore, non è rimasto nulla. Se è vero che tutta quella passione, provata per un corpo e per un’anima e per una vita, è potuta scivolare via come sabbia tra le dita. Se è possibile che tutto quel desiderio, ha ceduto, arrendendosi come il sole quando vien tirato giù dall’ orizzonte. E se è vero che tutte quelle energie, tutti quei brividi e tutta quella forza, incontenibili anche dall’ inconscio, son potuti estinguersi. Se è vero. Che di un amore così grande, non restano che momenti opachi, sbiaditi, deboli che non si vuol neanche ricordare di aver vissuto: perché non valgono la rabbia e il dispiacere che l’impossibilità di viverne altri, hanno seminato sotto ogni centimetro della pelle. Lo si è amato. Tanto lo si é amato. E con lui, si é amato quella me e l’amore di cui questa era capace. Ed ora, non resta che vedere come tutti quei granelli, segni di un tempo passato e di un tempo che si sarebbe voluto passasse, percorrano una strada che non si sa dove porti. E non lo si vuole sapere: per non vivere e soffrire la tentazione di seguirli. Per vedere che fine fanno gli amori delusi, spezzati, abbandonati nel bel mezzo di un cammino folle e vero allo stesso tempo. Lo si é amato. Troppo. Ed ora non ci si chiede nemmeno cosa sia l’amore. Nulla se nulla ci si ritrova nelle mani e nel cuore. Tutto se tutto, di sé, è stato coinvolto, travolto e perso.

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    • Lo si è amato. La si è amata. Chi si è amato? Chi si è amata? Forse un nostro riflesso. Forse il suo modo di amarci; forse il suo modo di non amarci? Forse si è amato per convincerlo, convincerla, che eravamo amabili?
      Forse non ci siamo amati, per questo lo abbiamo amato, l’abbiamo amata?
      L’amore è del tutto privo di morale.
      Tutti sono amati; tutti possono essere non amati, Può essere amato un tiranno. Può essere non amato un filantropo. Amore ama senza amarsi? Amore ama senza amare?
      Chiediamocelo. Amando…
      Grazie, Deborah…
      G. B.

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