La tua diversità mi ha inquietato.
Per la mia diversità ti sei incollerito.
Io avevo solo un altro pensiero. Un altro modo. Un’altra vita.
Io ho sofferto per qualcosa, tu hai sofferto per altro.
Vorrei provare a capirti, tu farai altrettanto?
Mi ancoro alla mia anima, eredità genetica, eredità esperienziale, eredità culturale.
E tu…a cosa ti ancorerai?
Sempre e comunque vorrei elogiare la tua diversità, la mia diversità.
E se oggi non riusciamo a vedere ciò che abbiamo in comune, non importa.
Un giorno accadrà. E forse ci abbracceremo.
(P.M.)