L’immaginazione non ha limiti. Tutto può e nulla la frena, nel bene e nel male.
Immaginiamo una società ecologica della moltiplicazione. Della moltiplicazione di quelli che usano la bicicletta e vanno a piedi; di quelli che mangiano molta più verdura e di quelli che non giocano più alle slot; di quelli che non fumano più e smettono per sempre di scommettere; di quelli che fanno per bene la raccolta differenziata e non usano le stoviglie di plastica; di quelli che non buttano pesticidi nei loro orti e di quelli che non abusano del cemento, delle droghe, degli altri e di sé.
Moltiplicare il pane significa non buttarne via. Immagino una moltiplicazione del pane donato. Immagino una moltiplicazione di quelli che hanno cuore nel lavoro, testa nelle relazioni, cuore e testa nell’amore.
Immagino una moltiplicazione di quelli che si fanno la torta in casa e di quelli che non mangiano merendine industriali a base di nulla di buono. Immagino una moltiplicazione di chi pianta fiori, dona alberi, prende in prestito libri e compra libri da donare a chi li presterà a sua volta.
Immagino una moltiplicazione di sorrisi sinceri.
Per ogni moltiplicazione, poi, valga una divisione. Dividiamo, fino quasi allo zero, maltrattamenti e truffe. Dividiamo, fino quasi allo zero, insulti e aggressioni.
Auspico una divisione di quelli che uccidono animali e una moltiplicazione di quelli che onorano la Terra.
Auspico una moltiplicazione delle opportunità e dei diritti, una moltiplicazione dei giardini fioriti e una netta divisione dei parcheggi. Che ciascuno moltiplichi i suoi ingressi nei musei e divida le ore trascorse davanti al pc.
Moltiplichiamo il nostro impegno, dividiamo l’ansia. Condividiamo le possibilità e le molteplici azioni in nostro potere. Cominciando ora.
G. B.