Troverai più nei boschi che nei libri, gli alberi e le rocce ti
insegneranno cose che nessun maestro ti dirà. Bernardo di Chiaravalle
Le Foreste del mondo sono a rischio. Questa è la più recente denuncia del WWF.
Dal sito della sezione italiana della celebre associazione ambientalista apprendiamo che “se il trend attuale di deforestazione” nel periodo compreso “tra il 2010 e il 2030” dovesse continuare “perderemo (…) fino a 170 milioni di ettari di foreste.
In particolare, i polmoni verdi a rischio sono:
Amazzonia,
foresta atlantica e Gran Chaco,
Borneo,
Cerrado,
Choco-Darien,
Africa Orientale,
Australia orientale,
Greater Mekong,
Nuova Guinea
Sumatra
Bacino del Congo.
Questi luoghi contengono la più ricca concentrazione di fauna selvatica al mondo, comprese le specie in via di estinzione, come oranghi e tigri, e sono tutti aree fondamentali per molte comunità indigene“.
Occorre immaginare “un bosco che si estende in tutta la Germania, la Francia, la Spagna e il Portogallo spazzato via in soli 20 anni“, dichiara Isabella Pratesi, Direttore programma di Conservazione Internazionale del WWF Italia
Lo studio del WWF evidenzia inoltre che “oltre 230 milioni di ettari di foresta scompariranno entro il 2050 se non si interviene e che la perdita delle foreste deve essere ridotta quasi a zero entro il 2020 per evitare cambiamenti climatici pericolosi e perdite economiche“.
Cosa possiamo fare?
1. Non acquistare prodotti alimentari contenenti olio di palma: i palmeti da olio vengono impiantati dove prima sorgevano magnifiche foreste primarie.
2. Non mangiare più carne proveniente da allevamenti di animali concentrati in aree forestali primarie abbattute per fare posto a pascoli: in particolare, non consumare carne nei fast-food.
3. Non acquistare legnami pregiati privi della certificazione di sostenibilità ambientale.
Inoltre, nei nostri luoghi di vita, possiamo preservare le aree verdi a noi prossime; possiamo tutelare i boschi della nostra infanzia; possiamo piantare alberi ovunque sia possibile e curare il verde degli spazi pubblici abbandonati.
Possiamo donare alberi e piante per celebrare le occasioni importanti e chi amiamo, così da rinverdire le nostre relazioni, i nostri silenzi e i nostri affetti spesso privati di linfa.
G. B.