Buona sia la notte. Di indicibili passioni, di indicibili silenzi, di indicibili parole. Di indicibile solitudine, di indicibile compagnia, di indicibile candore, di indicibile quiete. Di indicibile silenzio.
Buona sia la notte.
G. B.
Buona sia la notte. Di indicibili passioni, di indicibili silenzi, di indicibili parole. Di indicibile solitudine, di indicibile compagnia, di indicibile candore, di indicibile quiete. Di indicibile silenzio.
Buona sia la notte.
G. B.
0krisis 
E buona sia la giornata. Per chi ha trascorso la notte in bianco a causa del bruciore alla gola provocato dalle parole non pronunciate. Per chi ha sognato situazioni che hanno ricordato che tutto è possibile e che, perché solo sognate, hanno anche ricordato che i sogni terminano quando l’inizio di una nuova giornata squilla sul comodino. Buona sia la giornata. Per chi è già stanco al sol pensiero delle tante cose da fare. E per chi non vede l’ora di farle e di inventarne altre non previste dall’ agenda. Sia buona la giornata. Per chi si è dato per vinto dopo le tante giornate prive di bontà. Per chi ci crede ancora. Per chi non pensa a stasera, a quando andrà a dormire perché dormire annoia: agire, scegliere, correre, parlare, abbracciare, stringere i pugni, no. Vivere non annoia. Per chi teme gli incontri che questa giornata gli imporrà e per chi si entusiasma al sol pensare al mondo al di là della porta di casa. Buona sia la giornata. Per chi non nutre fiducia nei confronti del sole che illumina il cuscino, per chi infastidito da questa luce, ha tirato su le coperte, fino a nascondere il proprio volto. Come se ci si potesse nascondere dalla vita che chiede d’esser vissuta. Per chi nel cassetto ha trovato solo polvere. Per chi non ha riconosciuto il volto di chi gli ha dormito accanto. Per chi non si chiede come andrà: andrà come deve andare. E per chi, invece, è pronto a cambiare quel che non và. Buona sia la giornata. Per chi è pronto. E anche per chi lo è, inconsapevolmente. Per chi non si pone domande sciocche, per chi non si crea problemi e non li crea agli altri, per chi non cerca l’ago nel pagliaio prima di perderlo ma, semplicemente, se la vive lasciandosi andare. Come una piuma tra le ali del vento che, alla fine, si posa dove meglio crede. Come un’onda del mare che trova sempre la forza di riprovarci. Come un bambino, una bambina che in piena coscienza, si dona al mistero, alle possibili sorprese, alle eventuali piccole grandi scoperte che ogni giornata riserva. Anche la poesia più bella non appare tale per chi la legge in maniera distratta o indegna. Buona sia la giornata, quindi. Per chi non si riconosce in nessuna delle parole qui scritte: che questa giornata lo ricambi con la stessa originalità.
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Buono sia il presente. Non pensando a domani. Domani non esiste. Non ancora. Non pensando a ieri. Ieri non esiste, è già stato. Esiste ora. Ora esistiamo se lo possiamo dire, ora…
Grazie.
G. B.
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