Petizione

Riceviamo e pubblichiamo, da avaaz.org:

“Un’inchiesta giornalistica sta svelando l’orrore di tanti allevamenti intensivi in tutta Italia, dove migliaia di maiali sono costretti a vivere in condizioni tremende, a mangiare nei propri escrementi, mutilati alla nascita.

Ma basta guardare i dati per capire l’enormità di questa violenza: il 38% degli allevamenti di suini controllati nel nostro Paese è irregolare.

Siamo arrivati a questo punto perché non solo i controlli sono troppo pochi, ma quasi sempre gli allevatori ricevono solo dei richiami e non vere e proprie sanzioni. Secondo gli esperti la soluzione viene da una task force del ministero della Salute che potenziata e sostenuta sarebbe esattamente lo strumento necessario per avere più controlli, sanzioni più efficaci e dare supporto ai veterinari.

Sull’onda di questo scandalo ora possiamo fare in modo che il Ministero della Salute senta la pressione necessaria a sbloccarla.

Le leggi sul benessere animale esistono in Italia da anni. Ma per la mancanza o l’inefficacia dei controlli in troppi allevamenti sono ancora ignorate. Questo porta a situazioni inaccettabili di sovraffollamento e torture, ma potremmo essere a una svolta: il potenziamento della task force è stato chiesto anche dal Parlamento!

Gli allevatori dicono che adeguarsi alla legge è troppo costoso, ma in quei Paesi in Europa dove i controlli e le sanzioni sono stati rigorosi i regolamenti oggi vengono rispettati, e si è dimostrato che è possibile restare sul mercato anche rispettando leggi, diritti, salute e ambiente. Lo stesso succederà in Italia, se arriveranno i fondi e un forte mandato politico dal ministero.

Firma ora e condividi per spingere il ministero della Salute a dire “ora basta” e ottenere che si attivino gli strumenti affinché le irregolarità vengano punite e l’orrore di questi allevamenti finisca al più presto:

https://secure.avaaz.org/it/italy_animal_rights_farms_5/?bPyFfcb&v=59009

Con speranza e determinazione,
Luca, Luis, Francesco e tutto il team di Avaaz”.

Io ho firmato.

Giovanni Bongo

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