Quando Esisto

Quando scrivo necessito di un’isola inaccessibile dalla quale inviare i miei messaggi in bottiglie da affidare allo zelo delle correnti. Non fosse che le correnti sono sempre impreviste, proprio come ogni caso necessario: quantico, fisicamente indeterminabile.

Quando cammino so di essere parte del tutto, ma non sento di essere tutto in una parte.

Quando affermo immagino di poter dire il contrario.

Quando nego immagino di poter dire il contrario, affermando.

Quando dubito so di essere nel giusto – nel giusto dubitando, non di dire il giusto col mio dubbio.

Quando ho paura mi pare di essere parte della mia essenza, che contempla la paura.

Quando non voglio fare quel che mi costringo a fare so di non fare quel che faccio – ma solo di fare finta di farlo.

Quando voglio fare quel che mi costringo a non fare so di mentire.

Quando mento sapendo di mentire so, almeno, di dire la verità (a me stesso) sul fatto di stare mentendo.

Quando dico il vero, incurante del fatto che a qualcuno potrebbe non interessare, immagino di essere un profeta.

Quando dico il vero, incurante del fatto che a qualcuno potrebbe far del male, so di essere violento.

Quando faccio ipotesi io faccio ipotesi.

Quando credo che le mie ipotesi siano vere, in assenza di prove, io sto alimentando un pregiudizio.

Quando sono spregiudicato io sono leggero.

Quando sono leggero sono lieto.

Quando penso io non so, necessariamente, che esisto.

Quando esisto io so che devo pensare.

Quando esisto io penso.

Quando esisto io esisto.

Quando esisto lo posso dire perché esisto.

Quanto esisto posso dire di esistere.

Quando esistiamo possiamo riconoscerlo – di fatto riconoscendoci e dandoci dignità.

G. B.

Foto: G. B.

Foto: G. B.

Giovanni Bongo

2 thoughts on “Quando Esisto

  1. Esisto quando mi ritrovo a tremare, consapevole del freddo che sento.

    Esisto quando mi lascio deliziare dalle esistenze altrui e dal loro modo di
    realizzarsi.

    Esisto quando cerco di fare del mio meglio, abbracciando ogni possibilità, perché non conta ‘dove’ , ma ‘come’.

    Esisto quando piango e nelle mie lacrime rivedo i tentativi di trattenerle.
    Esisto quando guardo davanti a me e il nuovo mi sorprende. Ogni volta.

    Esisto quando più forte della nostalgia e dell’ amarezza, é la certezza di aver dato e fatto il massimo.

    Esisto quando ammetto che tra le mie rime di sempre, amore fa rima con timore.
    Esisto quando perdo la strada e perdendola cammino senza alcuna sicurezza: sono le passeggiate più intime che le mie gambe compiono assieme alla mia mente.

    Esisto quando resisto.
    Esisto quando insisto.
    Esisto da sempre. Da quando sono.
    Esisto perché voglio esistere.

    Esisto perché non potrà esserci inferno così tremendo da farmi pentire di essere esistita.

    Esisto perché non baratterei nessuna delle mie sconfitte vere con vittorie finte.

    Esisto perché è una delle poche cose di cui non dubito. Ma che mi hanno insegnato a dubitare, a mettere in discussione, a sezionare e rovesciare ogni situazione. Per cercarci, e magari trovarci, anche il più piccolo dettaglio che parla di bellezza e verità. O il dettaglio più astuto che nasconde il falso, il brutto.

    Esisto. Perché son qui. Anche stasera. Con tutte le emozioni e le passioni e i turbamenti e i fallimenti.
    Con tutta la vita che sono. Con tutta la mia l’esistenza che ne è la prova.

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