Attendi. Attendere, prego. Lei è in lista d’attesa. Lei sarà contattato al più presto da un nostro operatore. Lei è in piedi? Si sieda, prego. Si metta comodo. Guardi un po’ di tv. Spenga pure la tv dal telecomando. Lei è in stand-by. Resta con noi? Resta con me?
Resta accesa? Ma no, è solo in stand-by. Basta pigiare il pulsante ed è di nuovo accesa? Sì.
Il computer? Ma come, non lo sa, è in stand-by… La lavatrice? Ma certo, è in stand-by, programmata per partire con le fasce tariffarie più convenienti e più ecologiche…
Però, la somma di ogni stand-by costa 59 miliardi di euro l’anno e 600 milioni di tonnellate di anidride carbonica immessa in atmosfera: l’equivalente dell’energia elettrica consumata da Gran Bretagna e Norvegia (dati IEA, International Energy Agency). Alludiamo a 14 miliardi di apparecchi elettronici e alle loro apparentemente innocue lucine rosse sempre attive, a segnalare che sono accesi, ma spenti, ovvero spenti, ma in realtà accesi.
Il computer attivo e inutilizzato, per ore, nell’altra stanza: dovesse mai venirmi un’idea, dovessi mai ricevere una mail…
La tv in stand-by: dovesse mai venirmi un colpo notturno di insonnia nottetempo…
La lavatrice programmata la sera perché parta in piena notte: nobile proposito… Lo stand-by, però, è funzione attiva dell’apparecchio; non è altro che questo.
Spegniamo le nostre dispendiose attese?
G. B.
Ora ho capito perché mi stancano anche le attese: sono attiva anche nei momenti in cui non mi sembra di esserlo… come la lavatrice programmata per la notte!
Solo che nel mio caso, non é l’oblò a girare…..
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Infatti è l’umanità che non dovrebbe conoscere soste; che dovrebbe nutrirsi nella quiete del respiro e non nell’afasia dell’intelletto; è l’umanità che dovrebbe vagare nel corso della notte per portare fiaccole al presente; gli apparecchi elettrici, quelli sì, possono talvolta tacere…
Grazie.
G. B.
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