Come d’autunno…

Unglücklich das Land, das Helden nötig hat (Sventurata la terra che ha bisogno di eroi ). Bertolt Brecht 

La criminalità, la corruzione  non si combattono soltanto con i carabinieri. Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti. E allora quello che un giornalista “giornalista” dovrebbe fare è questo: informare. Giancarlo Siani

Come a dirgli, a dire: l’estate è finita. Come a dirgli, a dire: è iniziato l’autunno. Non la stagione delle foglie cadenti, dei boschi popolati di voci  in cerca di funghi; non l’odore dei primi tepori domestici e il fruscio dei primi freddi collinari. No, l’autunno per dire che l’autunno dello spirito è sempre minaccioso nelle Terre dei Fuochi.

Ammazzato così, giovane, giornalista “giornalista”, capace di ascoltare le trame del male antico di Napoli, capace di narrarle, capace di stabilire nessi, individuare responsabili, chiarire punti opachi.

Giovane, giornalista, ancora non sicuro del proprio posto (professione ingrata), ma abile nel mestiere. Morto ammazzato, 30 anni fa, ucciso sotto casa, alle 20.50 circa di un giorno di settembre da assassini armati di Beretta 7.65. Dieci colpi in testa, dieci, ché le mafie colpiscono chi ha testa e cuore; ché le mafie, le camorre &le sacre corone unite vogliono solo silenzio, ignoranza, oscurità. Altrimenti ammazzano.

Giancarlo Siani, giovane e giornalista; prima di Gomorra, dopo Peppino Impastato, insieme a tanti altri meridionali, figli di questa amata dannata Terra del Sud, figli di questa benedetta amata Terra del Sud.

Ricordiamolo. Ricordiamo come si fa ad essere uomini: si parla, si cerca, si dice la verità. Come d’autunno sugli alberi le foglie. Cadenti al soffio di un vento leggero, ma poi capaci di andare molto al di là del tempo di una caduta.

Giovanni Bongo