Eppure non è difficile. Alzarsi e camminare. Alzarsi e salutare. Alzarsi e ringraziare. Alzarsi e osservare. Alzarsi e accarezzare. Alzarsi e meditare. Alzarsi e render grazie. Alzarsi e dire prego. Alzarsi ed essere grati. Alzarsi e impegnarsi. Alzarsi e non viver come bruti. Alzarsi e ricordare. Alzarsi e pensare. Alzarsi e dedicare. Alzarsi e fare un dolce. Alzarsi e spremere due arance. Alzarsi e fare un sugo. Alzarsi e mettere un fiore al centro della tavola. Alzarsi e respirare sorridenti. Alzarsi e dire due parole dolci a chi ci saluta appena. Alzarsi e salutare chi neppure ci saluta. Alzarsi e dire gentilmente la verità. Alzarsi e fare un bosco…
Il clima sta cambiando. Questo è un fatto evidente, questo è un fatto importante. Il clima lo stiamo cambiando noi, con le nostre opere e con le nostre omissioni. Dunque l’idea è questa. Facciamo un gigantesco bosco diffuso e universale: dalle Alpi alla Sicilia, dalla Puglia al Trentino.
Non è difficile. Basta alzarsi e piantarla con le scuse, i pretesti, le buone ragioni. Ah, le buone ragioni: tu non sai quanto io sia impegnato; beato te che puoi pensare agli alberi; io ho i figli da portare a scuola; io ho le rate; io ho la rete; io non so come tu possa pensare a queste cose alla tua età; perché non ci pensano i politici? Perché dovrei farlo io? Sai che c’è, tu hai ragione, ma come faccio io che corro dalla mattina alla sera, dimmi, come faccio io?
Come fai? Ti alzi, un po’ prima, la domenica mattina; prima della messa, se ci vai, delle paste, se le compri, del pranzo a casa, se pranzi a casa, della partita di pallone, se ti piace la partita di pallone; ti alzi e saluti il sole, il cielo e tutte le altre stelle, quelle che vedi e quelle che no. Poi fai una carezza a tuo figlio, una a tua figlia, una a tua moglie, a tuo marito, al tuo uomo, alla tua donna, a chi vuoi tu. Fai pure una carezza al cane e al gatto. Fai una doccia, fai colazione, fai tutto quello che vuoi fare.
Esci, in bici, all’aria aperta. Dai appuntamento a qualche buon amico. Bastano poche cose: una zappa, un rastrello, guanti, innaffiatoio (o annaffiatoio, scegli tu, Accademia della Crusca docet), semi, alberelli, piantine. Cerca il tuo spazio. Agisci!
Buon giorno, mondo…
Facciamo un bosco.
E diciamo Good morning al mondo intero. Anzi, sai che c’è? Diciamo woods-morning!
Prossimamente: woods-morning!
Giovanni Bongo
… e dopo che vi sarete alzate, che vi sarete alzati, ditelo che lo avete fatto! Urlatelo! Non per sfamare un egocentrismo inconscio ma perché anche chi vi sta intorno sappia che è possibile alzarsi, smuoversi da una posizione statica, cambiare ciò che per tempo è rimasto uguale. Bisogna diffondere le buone notizie, la buona notizia. Andate e ditelo a tutti! E l’Autore di questa citazione non me ne vorrà se la faccio mia in questa circostanza: per dire che i miracoli sono possibili a tutte, a tutti. Alzarsi è un miracolo! Rialzarsi lo è doppiamente! Come rinascere! Come dire “ci sono e sono felice di esserci”! Come credere di poter osare, azzardare, tentare… senza imbarazzi né timori! Come camminare, correre e lasciarsi andare! Come seminare, piantare, coltivare… tutto ciò che, presto o tardi, sarà prova del nostro essere, del nostro essere esistite ed esistiti. Prova del miracolo che abbiamo compiuto, del miracolo che siamo state e che siamo stati.
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Il miracolo: lasciare vivere, sì, lasciare vivere; e seminare, sì, seminare. Per dire che siamo, e un giorno sapere che sapranno che siamo stati giusti, sì, giusti.
Grazie.
G. B.
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