La piazza è vasta e pallida. La giornata è fredda. Nevica. Sparuti passanti, a piedi e in bicicletta, vanno dove devono andare – come accade in ogni capitale, città, paesello e villaggio del pianeta.
Il fotografo è attratto, però, da una figura che spicca sulle altre; anzi, il fotografo è là proprio per immortalare quel “personaggio”, tra le poche persone presenti, e per giustificare in tal modo il suo impegno.
In questo caso, tuttavia, la ricerca dello “scoop” o del “gossip” produce un effetto educativo: non mostra il marcio, che pure ci sarà da qualche parte anche in Danimarca; mostra invece una bella e discreta abitudine: quella della principessa del civile popolo danese. Senza scorta e senza auto blu ella accompagna, su bicicletta fornita di “cargo”, i piccoli giovani figli a scuola nel pieno di una nevicata gentile. I bimbi, ben coperti ma senza assilli, sono esposti al vento e al paesaggio. La principessa procede con pedalata sicura e sguardo attento. I tre sembrano sereni.
Inevitabilmente il pensiero corre alle doppie e triple file di automobili accese (ma ferme) nei pressi delle scuole di buona parte d’Italia. Genitori distratti, dall’aria spesso vacua, se ne stanno seduti al volante con in mano il cellulare. Sono gli stessi padri e madri che, maledicendo le polveri sottili e lo smog che essi stessi procurano, non mutano mai le loro pessime abitudini di vita.
A scuola in bici? Non si può, gli si sente dire: non ne ho il tempo, mio figlio si raffredda, ci metto troppo tempo, se ci fossero più bici in giro lo farei…
Frattanto, la principessa sui pedali mostra, a suo modo, la morale di una storia semplice.
Un comportamento nobile e regale è, oggi, quello che permette a tutti di comprendere che ci sono modi più tenui e gentili di stare sulla Terra.
G. B.