Mancano pochi giorni. E si sa, i giorni volano. Come nei ricordi stesi sul letto con noi. Come negli occhi aperti su soffitti viola. I giorni volano, sì, ed è dolce, com’è amaro, il ricordo delle cose.
Dunque, senza accidia ma, semmai, col sorriso e la risolutezza spigliata di chi non ha da perdere se non il tempo che ha, domenica prossima, tra pochi giorni (e i giorni, si sa, volano) andiamo serenamente a votare.
Andiamoci coi figli, con le mogli, coi mariti e i conviventi; andiamo con gli amici e le amiche. Andiamoci sorridenti, a piedi, in bicicletta. Sì, a piedi e in bicicletta, senza petrolio a dire di no all’estrazione di petrolio dal mare.
Andiamo a piedi, saranno quattro passi o forse otto, ci farà solo del bene. Andiamoci a qualsiasi ora, magari prima di andare al mare (al mare, sì, ma dopo aver votato per il mare) o prima della messa o prima del cinema o prima del caffè.
Andiamo a votare, allegramente, e facciamo questo nostro dovere: stavolta con la certezza di stabilire un principio di speranza.
Se c’è cosa che vola, assieme ai giorni, è la speranza. Eppure speriamo: che l’umanità diventi savia, che i padri pensino davvero al futuro dei figli e che le madri pensino davvero alla salute delle figlie.
Andiamo a votare, allegramente, col passo sereno di chi va a fare cosa giusta.
Mancano pochi giorni, parliamone con gli altri, al bar e a scuola, a tavola e in fila alle poste. Diciamo che esistono mille buone ragioni per dire di sì; poche, forse, per dire di no; nessuna, per non dire nulla…
Giovanni Bongo