Siate decisi a non servire più, ed eccovi liberi. Étienne de la Boétie
Siamo dunque diventati dei servi volontari, mortali mortificati dal Potere? Siamo pronti a sacrificare il nostro tempo, noi stessi e chi amiamo, pur di averne prestigio, danaro, dominanza o un “tempo indeterminato” più simile a pena che a conquista?
Odiamo “perdere tempo” ma accettiamo ogni possibile spreco di tempo? Non godiamo più di un tramonto o del gioco coi nostri figli – ma concediamo riunioni ed esami a chi ci prende corpo, laurea, master, concorso nel concorso in omicidio delle nostre più nobili aspirazioni, obbedienza & anima?
Siamo sempre connessi ma quasi mai comunitari, dialoganti e generosi gli uni con le altre? Subiamo come necessità ineludibile qualsiasi decreto, circolare, imposizione, acquisto o clausola ci venga propalata?
Lottiamo per i diritti nuovi e abbiamo perduto i diritti vecchi? Ci esibiamo in “società” con coccarda arcobaleno al petto ma non difendiamo l’acqua, una pensione dignitosa, il diritto alla salute, alla cultura e a un tetto?
Li lasciamo fare? Ci hanno divisi e ora imperano sul nostro sangue dopo aver saccheggiato il futuro dei nostri amati? Che stiamo facendo a noi stessi? Cosa abbiamo concesso Loro di farci?
Non è forse tempo di ribellioni, di terre riconquistate alla pace e all’amore e al pane, di fiori nei giardini di tutti, di diritti senza prezzo, di cieli sottratti al tedio?
Giovanni Bongo
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