Ne verremo fuori, andrà tutto bene. Forse. Stai tranquillo, non ti dare pena, non rassegnarti, non accadrà nulla di cattivo. Forse. Vedrai, potrai contare su di me, gli amici servono a questo. Forse. Sono stato così impegnato, non immagini proprio che giornata. Forse.
Non fosse che il momento del bisogno è il bisogno di un momento. Non fosse che dir soltanto una parola può salvare; anche dire niente e stare un poco là. Ora o mai più.
Non fosse che giungerà la sera, poi la notte, poi il vuoto, vedremo e udremo in lontananza, ricorderemo tutto e ci verrà paura. E allora, o mai più, avremo bisogno di un momento – nel momento del bisogno.
Non dimenticare una parola, dunque, e non dimenticare una carezza. Porta vino, sorrisi, silenzio, coraggio, spalle forti e braccia solerti. Sostieni senza darlo a vedere. Aiuta senza chiamarlo soccorso. Dai un segno a chi dimentichi di aver chiamato amico o, peggio, amore. E fai festa quando non c’è (più) fasto.
B. G.