Impegni presi, impegni persi, risposte a metà, mezze verità, vado e vengo, ci sarò anch’io, vediamoci presto, contaci, conta su di me, conta pure fino a tre.
Non mancherò, non mancheranno nuove occasioni, vedrai che andrà bene, i veri amici si vedono nel momento del bisogno, io ti sogno e non ci sei, tu che sogni non lo sai, tu non sai cosa vorrei.
Ti dico sì, mi dici sì, faremo un viaggio intorno al mondo, un giorno, sì. Sai, però, ora non posso, ho avuto un contrattempo, ho tanto da fare, non faccio in tempo, non ho più tempo. Ho perso tempo. Anche tu? Oh, che peccato, mi dispiace, ti dispiace, non sai quanto ci dispiace.
E adesso? La linea va allo studio, il salotto è vuoto, la stanza è ferma, la notte è nera. Ricordi i ricordi? Oh, sì, i ricordi ci sveglieranno, le lacrime ci desteranno, i rimpianti (per quello che non fummo, non facemmo, promettemmo, perdemmo e continuiamo a perdere) ci redimeranno.
Oppure no, la falsa versione delle cose ci fa dire che abbiamo compreso. Non abbiamo compreso, invece, e buttiamo ancora via il tempo, l’amore, il valore.
Chiama un amico, dunque, cerca un’amica; stai con chi ami e presta aiuto. Sii solere, ascolta davvero, dichiara il vero. Cogli il tuo tempo.
Ogni bocciolo sboccia e poi sfiorisce: sono rose, feriranno!
G. B.