Sono rose, feriranno!

Impegni presi, impegni persi, risposte a metà, mezze verità, vado e vengo, ci sarò anch’io, vediamoci presto, contaci, conta su di me, conta pure fino a tre.

Non mancherò, non mancheranno nuove occasioni, vedrai che andrà bene, i veri amici si vedono nel momento del bisogno, io ti sogno e non ci sei, tu che sogni non lo sai, tu non sai cosa vorrei.

Ti dico sì, mi dici sì, faremo un viaggio intorno al mondo, un giorno, sì. Sai, però, ora non posso, ho avuto un contrattempo, ho tanto da fare, non faccio in tempo, non ho più tempo. Ho perso tempo. Anche tu? Oh, che peccato, mi dispiace, ti dispiace, non sai quanto ci dispiace.

E adesso? La linea va allo studio, il salotto è vuoto, la stanza è ferma, la notte è nera. Ricordi i ricordi? Oh, sì, i ricordi ci sveglieranno, le lacrime ci desteranno, i rimpianti (per quello che non fummo, non facemmo, promettemmo, perdemmo e continuiamo a perdere) ci redimeranno.

Oppure no, la falsa versione delle cose ci fa dire che abbiamo compreso. Non abbiamo compreso, invece, e buttiamo ancora via il tempo, l’amore, il valore.

Chiama un amico, dunque, cerca un’amica; stai con chi ami e presta aiuto. Sii solere, ascolta davvero, dichiara il vero. Cogli il tuo tempo.

Ogni bocciolo sboccia e poi sfiorisce: sono rose, feriranno!

G. B.

Silenzio 2

Quando parli troppo di te – perché non credi in te.

Quando parli troppo degli altri – perché non credi negli altri.

Quando non parli affatto di te – perché non ti fidi degli altri.

Quando non parli affatto degli altri – perché non ami te stesso.

Quando invece sai tacere; e parli solo di ciò che conosci; e parli con rispetto di ciò che ignori, per conoscere. Quando rispondi solo a domanda, senza interferire con le tue illazioni; quando non provochi rabbia e non giudichi; quando nei tuoi occhi brilla, liquida, la scintilla dell’ammirazione sincera. Quando taci al cospetto dell’orrore e non alimenti altro odio – allora, solo allora, tu puoi dire di stimare te stesso, di confidare negli altri; di amare.

Se non puoi parlare con bontà e saggezza, resta pure in silenzio.

G. B.

Tu sei!

Il tempo che sprechi – per risparmiare tempo.

Il danaro che sperperi – per fare altro danaro.

Le occasioni che sciupi – cercando altre occasioni.

L’amore che mortifichi – sognando altri amori.

Il desiderio che ferisci – godendo a vuoto.

La vita che trascuri ogni giorno, ogni istante – sognando nuove vite.

La gioia che disconosci – mentre teorizzi felicità irreali.

Che stai facendo? Chi credi di ingannare? Qual è il tuo scopo? Vivi appieno?

Sei. Eppure non vuoi essere chi sei. Come se fosse possibile essere altrimenti non essendo più chi si è stati. Per essere altrimenti, tuttavia, occorre riconoscere chi si è. Perché tu sei – e solo così puoi cambiare!

G. B.

 

Maja

Non prendere più di quel che dai.
Non dire senza fare.
Non fare senza pensare.
Ascolta.
Parla per sostenere, non per giudicare.
Comprendi te stesso, gli altri, il Cosmo.
Sii sobrio.
Sii onesto.
Sii profondo.
Vai oltre il tuo Ego.

Maja, montagna madre, insegna:
Hai necessità di acqua pulita. Hai necessità di aria pulita. Hai bisogno di cibi, semplici, che nutrano. Hai bisogno di un alloggio caldo, di abiti asciutti, di un linguaggio pulito che sostenga i tuoi compagni di cammino.
Rinuncia al superfluo. Non lasciarti incatenare dalle mode, non portare pesi vani nello zaino. Sii semplice. Ascolta il vento. Osserva il cielo. Onora i boschi, gli animali, le rocce. Sii tenace, vero, lungimirante.

Difendi la Terra ad ogni passo.

G. B.