Camminare 30

Cammini, respiri. Un passo dopo l’altro, inspirazione, espirazione, il tallone e le dita, i muscoli tesi e distesi, il confine del tuo corpo e le forme del mondo.

Cammini. Inspiri, espiri, fissi un punto che non guardi, sei nel momento in cui sei. Cammini, un passo dopo l’altro, e giungono i ricordi, affiorano le emozioni smarrite, accogli benevolmente la paura, la rabbia, il rammarico, il rimpianto, le memorie moleste. Vedi volti, odi voci, attraversi lo spazio, il tempo, la via. Cammini, inspiri ed espiri.

Senti di provare stanchezza, delusione, disperazione e vorresti porre rimedio, tornare ai tuoi giorni perduti, al punto cruciale, al momento fondamentale. Vorresti essere chi sei ora e tornare a parlare con chi sei stato. Non puoi.

Non resta che camminare per rimediare, per non ripetere, per curare. Cammini, un passo dopo l’altro. Ti avvedi di provare rancore e pietà, rabbia e compassione. Come hanno potuto sbagliare così, con te, dicendo di amarti? Come hai potuto sbagliare così, con gli altri, dicendo di amare? Come hai potuto mancare di rispetto a te stesso?

Avremmo potuto far molto meglio, gli uni e gli altri; saremmo potuti essere migliori, gli uni con gli altri.

Avremmo potuto pronunciare parole più delicate, avremmo potuto compiere gesti più accurati. Cammini, inspiri, espiri, piangi e non trattieni più nulla. Tuttavia, non giudichi. Osservi. Comprendi. Senti. Cambi. Cammini e così curi.

G. B.

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