Dove vedevo errori ora scorgo circostanze.
Dove giudicavo malvagità ora valuto debolezza.
Da quanto tempo non alzi gli occhi al cielo? Da quanto tempo non posi lo sguardo sulla Luna placida, su Marte, su Venere e su tutte le stelle visibili e invisibili?
Ti dà brivido il Tempo (il silenzio del Cosmo, la memoria dei tuoi anni e la speranza per quel che sarà)? Da quanto non ti lasci attrarre dal geranio sul balconcino della vecchia casa, dall’ape che cerca e dalla farfalla che migra?
Hai altri impegni o puoi ancora vivere?
Io non mi affanno più. Che lo faccia o no, del resto, il mio essere è già qui e non debbo certo la mia vita ai giochini di Borsa o alle Leggi idiote.
Le maree salgono e scendono, le onde portano via conchiglie e lasciano alghe, i deserti avanzano, le piogge inondano, i venti soffiano senza tregua: da sempre, per sempre.
La Terra respira da miliardi di anni. E quando i miei figli dormono, mentre la Luna cresce e la sera promette quel che il giorno poi smentisce, io so che il Mondo esiste ma non per decreto degli uomini.
Giovanni Bongo