Le primarie. Il primato dell’economia. La segreteria del partito. Il partito del segretario delle primarie per la segreteria del partito delle primarie. Le trombe d’aria. Tutto è nella norma. Il clima è stabile. Il riscaldamento globale non esiste. Il principe è al suo posto. Il principale è in ufficio ma non può ricevere visite. La richiameremo noi. Le faremo sapere. La sinistra è lotta, opposizione & pure governo. Le grandi opere stupide: raddoppi stradali, alte velocità, corridoi commerciali, gasdotti multinazionali, estrazioni di combustibili fossili, ponti tra continenti e isole sismiche. La destra è sovranista, di governo, d’opposizione, secessionista, nazionalista e anche un po’ popolare: inoltre ha consenso, sondaggi e ruspe. Il centro è moderato e commerciale: è un centro commerciale h. 24. Il diritto allo shopping è scritto nella costituzione delle cooperative di ogni colore. Per salvare l’economia occorre incrementare i consumi e poi incenerire quel che resta. Bisogna pure consumare nuove generazioni di dirigenti usa e getta non riciclabili. I vecchi leader fanno il vino, discutono di Marcuse e bevono Chianti. I nuovi leader non conoscono Marcuse, non fanno il vino e bevono rosati del sud. Le banche vendono danaro già indebitato. I traffici sono tutti leciti, anche se illeciti, purché facciano incrementare l’occupazione a mezzo servizio: ben vengano le acciaierie e pure le discariche e anche le trivellazioni e i parchi eolici. Lo spread del notiziario del mattino incrementa i tassi di cortisolo nel sangue di risparmiatori in ansia dalla sera prima. Il silenzio sugli innocenti morti invano è silenzioso, assordante! La Natura chiede il conto e chiede all’Uomo: chi sei? L’Uomo non sa più rispondere. Cosa stiamo facendo al Pianeta? Ecco l’unico tema politico degno di pubblica considerazione: la crisi ecologica planetaria. Ecco il solo tema del quale politicanti stolidi, votati da sterminate masse di consumatori inebetiti dai saldi di fine del mondo, non vogliono parlare. Deserti, piogge bibliche, bambini senza vita sul fondo di mari invasi dalla plastica, affamati senza giustizia: la catastrofe non ci impedisce di fare l’aperitivo, forse è solo un documentario tra un black friday e Natale.
G. B.