Italiano Medio 3

Veloce & feroce. Nel mercato, per il governo & con la rata. Veloce & feroce. Mangi veloce. Parli feroce. Ascolti veloce. Guidi feroce.

Condisci insalata già tagliata & hai pensieri precotti. Ti fotografi mentre ti fotografi. Hai soldi, pareri ovvi e opinioni non tue. Decidi, comandi ed escludi solo in apparenza. In realtà sei un consumista a cottimo, ti comprano mentre fai fitness, flash mob, apericene e video party. Sei solo un servo coi soldi.

Hai fretta di fare, ma non hai mai trovato il tempo di esistere.
Sei il tempo che hai perso nel tentativo di guadagnare il tempo che hai perduto!

G. B.

Silenzio 46

È inutile non essere ascoltati. Meglio non farsi ascoltare, meglio non parlare.

Sicché il tuo silenzio finirà col dire proprio tutto quello che ora vorresti e non vorresti dire. E qualcuno in grado di ascoltare infine giungerà. O sarai tu stesso che insegnerai ad altri come ascoltare con maggior chiarezza.

Amen.

G. B.

Silenzio 45

Il viandante è ormai profondamente penetrato nel territorio del suo silenzio. Cammina. Prende decisioni senza immediato effetto o dall’effetto apparentemente invisibile. Medita.

Agli insulti risponde con i fatti. Alla mancanza di ascolto non oppone parole. Ripete a sé una specie di mantra:

Per essere devi esistere. Per esistere devi essere. 

Soffri? Per venirne fuori devi entrare nel dolore.

Ami ma vuoi essere amato con maggiore profondità? Sappi che amare significa amare, nulla di più e nulla di meno. 

Amen.

Giovanni Bongo 

Italiano Medio 2

Il tuo tofu ti fa chic nella bottega green del tuo quartiere cool. Il tuo caffè defecato costa 8 euro la tazza e molto di più a chi lo raccoglie e a chi lo espelle. La tua spesa eco-friendly, che vai a fare rigorosamente a bordo del tuo Suv “eco-diesel” di sesta e ultima generazione, è meno ecologica di un incendio – ma tu sei così, vuoi vedere l’effetto che fa il tuo style su Instagram.

Sei un fan del food advisor cool, mentre io ho le mani sporche, dipendo dal sole e dalla pioggia, e nel mio orto ho sempre le rose.

G. B. 

In mezzo al mare

Ho mani, mani. E ho piedi. Ho occhi, occhi profondi, e ho pelle, capelli, sogni. Avevo sogni. Ti ho accarezzato la testa, ieri, amore mio. Mi hai preso le mani, ieri, piccolo mio.

Dovevo ancora fare, fare, fare. Dovevo fare con le mani e con i piedi. Dovevo guardare. Dovevo camminare, scrivere, parlare. Sì, dovevo parlare. Perché ho bocca e pensieri.

Con la bocca volevo ancora mangiare, bere, baciare. Volevo fare con l’intero corpo tutto quello che si può e non si può dire.

Stavamo insieme sul barcone. Stavamo insieme in silenzio.

Avrei voluto dire che volevo vivere, lasciare vivere, aiutare a vivere.

Qualcuno ha deciso di non farci vivere, di non farmi vivere. Ho avuto freddo. Avevo freddi i piedi, le mani, gli occhi; ho sentito il peso del mio sangue, delle scarpe, dei vestiti pieni d’acqua nel mare grande e freddo. Non posso più dire com’era bello il mare dalla spiaggia, com’era bello guardare il cielo.

Mi hanno fermato al confine immaginario di un mondo inesatto. In pieno male, in mezzo al mare.

G. B.

Silenzio 44 (del fingere amore)

Svuota il pieno. Riempi il vuoto. Vedo il tuo dolore. Lo nascondi bene, ne fai trucco, esibizioni, incanti. Ne fai foto, finta e fato. Nascondi chi sei, io lo vedo. Mi fingo distratto e vedo le tue finzioni, perché anche io ho finto e ora so. Vedo che mostri le labbra per celare l’anima, ma è la tua anima che affiora nelle smorfie seduttive delle tue labbra stanche.

E tu, uomo solo? Ci mostri cosa mangi, quanto viaggi, cosa compri nel centro metropolitano. Mostri i muscoli perché non sai a chi chiedere aiuto, da sempre. Hai imparato a tue spese il prezzo della mortalità.

Provo compassione per voi. La vostra vita è una vetrina in cui trovano ristoro occhi rapaci. La vostra è una recita.

Il vostro pubblico è mutevole, capriccioso, crudele. Non vi abbraccia più nessuno, da tempo. Alludo agli abbracci forti e senza interessi oscuri, quelli offerti da qualcuno che sappia raccogliere ciò che resta del vostro oblio e del vostro disperato shopping.

Avete dimenticato chi siete, fate di tutto per mostrare chi non riuscite a diventare. In realtà non amate voi stessi.

Svuotate il pieno, riempite il vuoto. Respirate. L’amore non è un concorso. L’amore non finge. L’amore abbraccia.

Amen.

G. B.