Silenzio 58 (dell’abbandono)

Potresti restare solo. Essere abbandonata. Essere deriso da chi ami. Potresti subire il peggiore dei tradimenti, ovvero che qualcuno ti accusi di essere chi sei – dopo averti lodato e lusingato con falsi elogi. Potresti rimpiangere l’amore di chi non ha mai chiesto nulla in cambio – e avvertire l’amara conseguenza della tua distrazione nei suoi riguardi. Potresti voler tornare sui tuoi passi, sui tuoi istanti, provare angoscia per la mancanza di altro tempo. Potresti assistere alla profanazione dei tuoi segreti. Potresti piangere da sola, senza incontrare la pietà di nessuno. Potresti avere bisogno di una carezza. Potresti avere ricordi ostili.

Ecco, dovrai essere forte. Dovrai essere piena della grazia di un astro, pieno d’amore per te stesso.

Dovrai essere la tua migliore amica, il tuo più affidabile confidente. E dovrai sbaragliare i malvagi con la tua compassione. Con la tua dignità.
Amen.

G. B.

Silenzio 57

Ti sei detto, per anni: meglio aver rimorsi che rimpianti! Ora sai che un rimpianto può diventare un rimorso e che un rimorso può rappresentare un rimpianto. Dunque,  per non nutrire né gli uni, né gli altri, prova ad agire in accordo con la tua umanità. Semplicemente, sii giusto con te stesso e con i tuoi simili: non perdere più tempo e sappi donare il tuo tempo. Ecco il rimedio.

Amen.

Giovanni Bongo 

Silenzio 56 (epifanie)

Ricorda che, un domani, sarà più difficile fare quello che non avrai già fatto nel momento in cui lo rimpiangerai. Agisci adesso.

Ricorda che, un domani, non riuscirai facilmente a dire quello che non avrai già detto. Parla adesso.

Ricorda che cambiare è un’arte che si impara cambiando. Comincia adesso.

Ricorda che tutto è più semplice se tu diventi più semplice. Sii semplice.

Ricorda di imparare, sì, dagli errori ma che una vita perfetta non è una vita viva. Impara a non giudicare.

Ricorda che se non sei più felice devi osare il nuovo, non rimarcare il vecchio. Cerca ancora il tuo significato.

Amen.

G. B.