Riesco a vedere le cose dall’alto. Noto i dettagli, per altri irrilevanti e trascurabili. Noto ogni bivio, le conseguenze di ogni scelta, l’impossibilità di tenere stretto ciò che si ama cambiando un solo dettaglio di quello che si è fatto, seppur sbagliando. Vedo, insomma, che tutto quello che desideriamo può maturare in circostanze controverse, irrazionali, perfino inopportune; e non possiamo tenerci stretti i semi senza la crusca. Vedo che, non sempre, chi coltiva raccoglie. Vedo trionfare il Caos, vincere il Caso, cadere la virtù, crollare i progetti.
Vedo la battaglia che si consuma ovunque, in ogni momento, tra mura amiche più che in piena prateria. Vedo la commovente tenacia di chi crede e di chi combatte per senso di giustizia. Vedo la fame degli affamati e la ricchezza dei ladri. Vedo e so, con chiarezza, che occorre attraversare questo viaggio con saggio distacco, dolce compassione e occhi puliti – osservando dall’alto e senza preoccuparsi d’altro che di essere onesti. Amen.
G. B.