Troverai interessante il silenzio. Troverai attraente il vuoto. Troverai affascinante la discrezione. Troverai eccitante la dolcezza.
Perderai certezze, entusiasmi, voluttà. Vorrai stare da solo, camminare moltissimo, sussurrare qualcosa alle rose. Lascerai andare, preferirai tacere, sottrarti, evitare.
Toccherai un fondo mai neppure immaginato così prossimo alla superficie. E il tuo Ego si sfalderà. E cadranno le tue maschere. E rivelerai le tue bassezze. Gli elogi ti faranno sorridere, proverai tenerezza non orgoglio. Gli insulti ti sembreranno indegni della tua rabbia. Non ti curerai più di piacere, di convincere, di arrivare.
Lascerai a terra le ambizioni, zavorre irrilevanti. Vorrai essere te stesso come mai prima, semplice, pulito, non artefatto. Starai male per le tue mancanze, ma cesserai di giudicare. Piangerai spesso, per un nonnulla. Ti sembrerà quasi tutto vano. Sarai tentato di cedere. E allora avrà inizio la tua guarigione.
Amen.
G. B.
Come fai ad “assegnare” sempre le parole giuste alle mie sensazioni?
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In primo luogo, grazie per il commento. In verità cerco solo di dare parola a processi interiori evidentemente più diffusi di quanto si possa immaginare. In parte perché appartenenti al mondo dell’inconscio collettivo, in parte a causa dei comuni destini degli esseri umani. Scrivo sempre partendo dal particolare ma mirando all’universale – e non amo mentire… Ho apprezzato il tuo generoso atto di verità.
G. B.
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