Di essere

Di essere felice. Di essere chi sei. Di essere presente a te stesso, ovvero lucido nelle scelte che ti riguarderanno. Di essere capace di perdono – indulgente in primo luogo verso te stesso. Di accettare la tua imperfezione. Di scegliere, di scegliere, di scegliere. Di donare, sì, ma senza privarti del necessario. Di riconoscere il dovere di amarti. Di volerti bene. Di aver di cura di te. Di capire cosa vuoi e vorrai. Di comprendere e onorare i tuoi più profondi desideri. Di non lasciare scegliere nessuno al tuo posto. Di descriverti e di non lasciarti mai definire da nessuno. Di onorare la compagnia di chi ti amerà senza condizioni. Di amare senza condizioni. Di non giudicare e di non lasciarti giudicare. Di lasciare sul posto chi non avrà rispetto di te. Di rispettare. Di viaggiare. Di amare la bellezza. Di non farti porre limiti da chi è limitato. Di essere libero e di essere tenero. Di essere forte, cosa che comporterà l’accettazione di tutte le tue sconfitte. Di vivere pienamente. Di avere fiducia in te stesso. Di fare quello che vorrai fare. Questo ti auguro, figlio mio…

G. B.

Anni luce

Occhi per occhi, passi lunghi sui piedi ancora piccoli, piccolo grande tesoro, dolcissimo e curioso esploratore, vita della mia vita, orizzonte e verità del mio cuore, mutamento di ogni mio sguardo sulle cose, ancora occhi scuri, grandi, profondi, belli come te. Sei i tuoi occhi giunti dallo spazio profondo e sfidi le mie ovvietà rigide e inutili. Sei i miei anni luce.

G. B.

La perdita

Ho perduto l’oriente e l’occidente. Non seguo più il passaggio del sole, lo anticipo nei suoi tratteggi, perché ho paura di smarrire anche un solo momento, uno soltanto, e di arrivare a cose fatte – tardi. Credete che si possa pesare il rimpianto ? Conoscete una misura che dia conto delle perdite subite? Conoscete il tempo necessario a elaborare un dolore? Il tempo non si nasconde a se stesso e ci rivela a noi stessi: ci vuole tempo per conquistarsi. Ho smarrito l’oriente e l’occidente, non il mio cuore.

Amen.

G. B.

Sorgono dubbi

Vi viene voglia di giudicare? Io non ho più voglia di giudicare. Parlo sempre meno dei difetti altrui perché ho silenzi sempre più profondi da dedicare a me stesso. Vi viene voglia di definire? Io non ho più voglia di definire. Descrivo con tratto leggero e ammetto ogni possibilità: forse la realtà è superiore alla vostra immodesta immaginazione. Vi viene voglia di deridere? Avvertite il ridicolo in voi e lo respingete, ecco tutto. Vi viene voglia di punire? Avete bisogno di amore!

Amen.

G. B.

12 02 2022

La luce dei tuoi occhi scuri rischiara ogni mia esitazione. Sei giunto in una notte di vento, quasi a giorno nascente, e mi hai precocemente sorriso – dicono che non sia possibile. Ricordo ogni fatto.

Mi sorridi con dolcezza quando aspetti di vedermi. Oppure mi affronti coni sguardo severo quando sei amareggiato e resti in silenzio. Mi racconti i tuoi segreti quando non ti faccio domande. Hai una serietà naturale – che mi fa da specchio. Sei discreto. Ti sottrai quando potresti farti spazio. Sei elegante senza affettazione. Sei pensoso. Hai reso orgogliosa chi ti ha amato fino all’ultimo respiro: ti chiamava principe. Principio di una vita per me nuova, potrei descriverti ma preferisco scoprirti.
Sii gentile con chi è fragile e non farti ingannare dagli ipocriti. Diventa esattamente chi sei tu e come tu vuoi.
Con amore. Papà.

G. B.

Silenzio 68

Dovrai armarti di pazienza. Dovrai amarti – di pazienza. Chiedi in modo nuovo, fatti sorprendere dalle tue domande, non dare consigli (che sono utili soltanto a te) e accogli lo scandalo. Offri ascolto. Non rinunciare alla tua profondità, ma rinuncia a sprofondare. Ricorda che ognuno vive come gli è possibile fare, pertanto sii gentile con chi fa fatica a vivere secondo la tua intransigenza.
Fai tutto il bene che puoi, ma in silenzio.

Amen.

G. B.