Italiano Medio 2

Il tuo tofu ti fa chic nella bottega green del tuo quartiere cool. Il tuo caffè defecato costa 8 euro la tazza e molto di più a chi lo raccoglie e a chi lo espelle. La tua spesa eco-friendly, che vai a fare rigorosamente a bordo del tuo Suv “eco-diesel” di sesta e ultima generazione, è meno ecologica di un incendio – ma tu sei così, vuoi vedere l’effetto che fa il tuo style su Instagram.

Sei un fan del food advisor cool, mentre io ho le mani sporche, dipendo dal sole e dalla pioggia, e nel mio orto ho sempre le rose.

G. B. 

In mezzo al mare

Ho mani, mani. E ho piedi. Ho occhi, occhi profondi, e ho pelle, capelli, sogni. Avevo sogni. Ti ho accarezzato la testa, ieri, amore mio. Mi hai preso le mani, ieri, piccolo mio.

Dovevo ancora fare, fare, fare. Dovevo fare con le mani e con i piedi. Dovevo guardare. Dovevo camminare, scrivere, parlare. Sì, dovevo parlare. Perché ho bocca e pensieri.

Con la bocca volevo ancora mangiare, bere, baciare. Volevo fare con l’intero corpo tutto quello che si può e non si può dire.

Stavamo insieme sul barcone. Stavamo insieme in silenzio.

Avrei voluto dire che volevo vivere, lasciare vivere, aiutare a vivere.

Qualcuno ha deciso di non farci vivere, di non farmi vivere. Ho avuto freddo. Avevo freddi i piedi, le mani, gli occhi; ho sentito il peso del mio sangue, delle scarpe, dei vestiti pieni d’acqua nel mare grande e freddo. Non posso più dire com’era bello il mare dalla spiaggia, com’era bello guardare il cielo.

Mi hanno fermato al confine immaginario di un mondo inesatto. In pieno male, in mezzo al mare.

G. B.

Dove il mare tace

Il cuore aperto. I porti chiusi. Le felpe del ministro. I giubbotti del ministro. Il ministro poliziotto. Il ministro pompiere. Il ministro centravanti. Il ministro artificiere. Il ministro col rosario. Il ministro con vista sul tetto. Il silenzio degli innocenti. Il complice silenzio dei vivi. La fuga disperata da casa. La ricerca della felicità. L’inizio della recessione. La cessione di sovranità. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nel sondaggio. La razza padrona. La razza padana. La razza italiana. La razza cristiana cattolica apostolica & romana. L’Italia agli italiani. Prima gli italiani. I bambini in mare. I tuoi figli al caldo. I bimbi in mare. La ragione di Stato. Il sonno della ragione. L’inflessibilità verso l’Europa. Lo sgomento per i morti. Tanto è domenica. Lo scudetto è già assegnato. La messa è finita. i bignè pure. Il futuro è certo, l’economia è in ripresa. Il cielo è caduto in mare, sempre più blu, sempre più giù, dove i corpi marciscono in silenzio. Dove il mare tace.

Amen.

G. B. 

Ai figli 8

Foste figli. Perdevate tempo, sudando e gridando no a chi consigliava virtù lontane dai vostri sogni. Fuggivate lontano negli ampi deserti dei vostri desideri, in cerca di acqua e di boschi. Volevate ridere. Volevate un motivo serio per un gioco cosmico chiamato Vita. Siete stati delusi, feriti, colpiti? Ricordate, dunque, chi siete stati millenni fa. Sorridete e fate sorridere i vostri figli. Non date loro presunte colpe, offrite loro saggezza. Parlategli con lingua onesta. Mostrate vero amore, testimoniatelo con ogni gesto. Accompagnate i loro passi. Siate sempre figli di voi stessi: così diventerete madri e padri degni del nome.

G. B.

Silenzio 22 (o del cambiamento)

Non più gesti superflui. Non più acqua di quella che occorre. Non più parole di quelle utili a fare sentire gli altri migliori. Non più oggetti irrilevanti. Non più cibo di quello che mantiene sani e forti. Non più automobili costose. Non più orologi da polso. Non più mail a mezzanotte. Non più social mentre mangi con gli altri. Non più messaggi mentre giochi con i tuoi figli. Non più elettricità di quella che serve a illuminare stanze buie. Non più pensieri astiosi. Non più atti meschini. Non più pornografia della morte. Non più reality show. Non più shopping compensatorio. Non più del dovuto. Non più del necessario. Non più sensi di colpa & non più accuse. Non più pettegolezzi. Non piu silenzi astiosi. Non più cibo biologico di terre remote &  non più pane buttato. Non più pranzi di famiglia senza amore. Non più di 1.5 gradi di temperatura (in più) nei prossimi 12 anni. Non più vendetta.

Cambia. O non potrai più dirti innocente.

G. B.

italiano medio

Pashmina, infradito, berbuda, borsello, occhiali e selfie. Renegade, vai a puttane (united colors of autostrade, possibilmente), sei razzista sottovoce, sei fascista sotto sotto, alzi la voce tra i tuoi simili, scrivi odio e banalità sui tuoi social. Il tuo ministro ha le palle, le tue ferie sono retoriche come i tuoi gesti banali: vai a Sud ma detesti i terroni, vuoi mangiare tanto e spendere poco, vuoi tutto e non capisci niente. A casa loro – è la tua frase preferita. Li vedi morire, annegare, i negri, che ti tolgono il lavoro, la pensione, i 35 euro, il sonno, la sicurezza e l’alibi che ti permette di celare la tua stupidità.

Scommetti su tutto, tifi solo se vinci, tifi solo chi vince, vinci sempre e non perdi mai, stai sempre con chi vince, non hai mai perso. Sei stato (e sei, all’occorrenza) fascista, democristiano, comunista, forzista, leghista, purché se magna. Sei autobiografia di una nazione, per te, mai nata e con te quasi estinta.

Vai ovunque a portare il tuo chiassoso volgare style, ascolti orrenda musica da ballo nei boschi, fai escursionismo in mocassini, fai sport estremi in mare aperto e a mala pena sai cos’è un vento.

Lasci i tuoi rifiuti in spiaggia, alzi la voce senza ragione, compri firme senza eleganza, hai i soldi e non hai eleganza. Sei quello che sei, una  caricatura, un ipocrita, un dito medio sollevato contro chiunque non abbia avuto in sorte (sfortuna?) di essere come te: un mediocre di successo.

Gli eroi giovani non sono morti per te!

Giovanni Bongo