Se ti spaventa, non è un maestro. Se non osi parlarle, non è una maestra. Se temi il suo giudizio, non è un maestro. Se temi il suo rifiuto, non è una maestra. Se ti deride, ti fa vergognare, accresce la tua sfiducia – se mostra il suo sadismo e lo chiama virtù, volta le spalle a una tale caricatura del saggio e prosegui il tuo cammino. Se ti fa dubitare, invece, fermati a lungo e ascolta e racconta. Infine, parti di nuovo. Cammina. Di nuovo.
Amen.
G. B.