Non vogliamo le trivelle in mare (petrolio); però vogliamo andare soltanto in automobile (petrolio) lamentandoci pure dell’aria pesante che c’è in città: e che noi stessi contribuiamo ad appesantire.
Non vogliamo l’inquinamento elettromagnetico; però non so proprio stare senza facebook, senza twitter, senza blog, senza mail, senza social, senza la versione on line del quotidiano, senza la versione on line del mio divano.
Non vogliamo gli allevamenti intensivi di animali da macello; però vogliamo il prosciutto a denominazione di origine protetta (fatto per finta) tutti i giorni, a pranzo cena aperitivo spuntino e compagnia.
Non vogliamo deturpare il paesaggio, però vogliamo aggiungere una decina di stanze alla nostra casetta in campagna del secolo scorso.
Non vogliamo traffico veicolare, però vogliamo arrivare in riva al mare in 10 minuti senza stress – sulla nuova strada a 4 corsie, meglio se ad alta capacità, meglio se a grande velocità, meglio se tutta per noi col finestrino basso e il volume alto.
Vogliamo il meglio per i nostri figli – però il meglio lo facciamo coincidere col tanto: dunque, bellissime (costosissime) scarpe per andare a giocare in giardini sporchi, tristi, abbandonati.
Ora è il caso di dire basta.
Zero scuse.
Zero alibi.
Zero pretesti.
Se non facciamo parte della soluzione, vuole dire che siamo parte del problema.
Se non cambiamo noi, non possiamo pretendere che cambi il mondo. Perché noi siamo il mondo, perché il mondo siamo noi, perché il mondo è come noi lo facciamo giorno dopo giorno.
Zero scuse. Zero alibi. Zero pretesti. Zero insulti. Zero chiacchiere.
Agiamo. Ora. Perché non c’è più tempo.
Agiamo. Ora. Senza altri indugi.
Puoi farlo a piedi? Lascia l’auto. Puoi piantare? Semina. Puoi dare una parola di conforto? Smettila di spettegolare tutto il giorno. Puoi alleviare? Lenisci. Puoi riappacificarti? Fai la tua parte. Puoi ridurre i consumi? Riducili immediatamente.
Puoi prendere la parola? Parla. Puoi fare qualcosa tu? Fai qualcosa.
Zero indugi. Zero scuse. Zero crisi.
Crisi è cambiamento. Lo zero è una cosa buona: lo zero è il vuoto che dà sostanza al tutto.
In piedi e in marcia. Il mondo è come lo facciamo noi, non come lo fanno i consumi in crescita, segni di ripresa, segni di discesa. Il mondo è il nostro sguardo sulle cose del mondo.
Occhi puliti, zero scuse, verità, azione!
G. B.