Resistiamo in ciò che salva la parola; in ciò che ha cura per il fragile; nel dialogo.
Resistiamo se ammettiamo eccezioni, se non annettiamo il diverso – rendendolo (a forza) uguale col pretesto dell’uguaglianza che annienta la varietà.
Resistiamo in ciò che preserva un albero, un volto, una storia, un no.
Resistiamo se coltiviamo giardini e se li apriamo a bambini liberi di giocare e di parlare.
Resistiamo nel ricordo di chi ci ha consegnato una biblioteca, una piazza, la Costituzione.
Resistiamo nella tutela di un borgo, del mare, delle valli e dei monti; resistiamo nella memoria di chi ha sofferto per la Libertà senza richiederci altro se non di onorare la Libertà.
Resistiamo in ciò che è magnanimo, generoso, disponibile, tenace senza crudeltà, forte senza rabbia, onesto.
Resistiamo se non cediamo alla vendetta e all’odio; e se non dimentichiamo chi ha odiato per non nutrirci del suo stesso odio.
Resistiamo se siamo semplici, generosi, frugali.
Resistiamo se resistiamo all’indifferenza.
Giovanni Bongo