Corpo e Mondo

Questo corpo, materia ed energia, massa e calore, simbolo e realtà, magmatica forza espressiva, proponimenti, desideri, scelte, fragilità, vigore.

Questo corpo, materia ed energia, capace e vulnerabile, bellezza prepotente del mondo.

Questo corpo, nel corpo del mondo, che si fa scudo della Natura e in essa dà ristoro ai suoi propri tormenti, lasciando ai  silenzi parlanti della Terra i dubbi e i quesiti nati nella solitudine.

Questo corpo, che nessuno ha scelto e tutti siamo, fatto come siamo fatti, concepito come siamo stati concepiti, nel caos irreperibile di istanti intangibili.

Questo corpo, dimentico della curativa presenza della Natura, perduto tra bisogni coltivati nella irrefrenabile voglia di tutto (delusa ad ogni istante) e smarrito nella ricerca di un senso spesso smarrito.

Questo corpo, nostro, ha bisogno di noi: noi che ne siamo la coscienza e la presenza, sdoppiati dalla nostra stessa presunzione di essere dominatori di ciò cui apparteniamo.

Camminiamo nella Natura. Battiamo i piedi sulla terra molle. Sentiamo il turgore delle pietre. Sfioriamo le foglie. Annusiamo l’aria, come animali bipedi in cerca della loro origine campestre. Alziamo gli occhi alla luna serena di queste metalliche, tiepide, notti di maggio. Alziamo lo sguardo all’azzurro pallido delle mattine infuocate dal sole di questa nuova primavera.

Stiamo nel mondo. Non fuggiamo a cercare riparo dalla nostra natura. Che sia voluta o non cercata, questa è la nostra origine, questa è la nostra stirpe, questo il nostro destino, l’esito, la volontà reticente, il luogo, il tempo, la necessità cui ci è dato dare presenza, cui ci è dato di essere partecipi.

Questi siamo, noi siamo; e questo mondo è il mondo nel quale siamo.

G. B.

Foto: Angela Esposito

Foto: Angela Esposito

6 thoughts on “Corpo e Mondo

  1. Il corpo. Jim Rohn dice che bisogna averne cura perché è l’unico luogo in cui viviamo. Il corpo è la prova del nostro esistere, del nostro esserci, del nostro essere vento che smuove, del nostro essere espressione, del nostro essere forma, movimento. Del nostro essere la differenza. Il corpo è silenzioso ma se potesse parlare, forse avrebbe da lamentarsi per il modo in cui viene trattato e maltrattato. Il corpo subisce gli strazi che la mente gli infligge, soffre i tormenti che lo spirito gli sbatte addosso, patisce i turbamenti dell’ anima. E cerca di domarli, di affrontarli, di estinguerli. Il corpo tace non per mancanza di volontà ma a motivo della fiducia che nutre per chi lo abita, che non esisterebbe se non fosse corpo. Il corpo è un mondo nel Mondo, un universo che arricchisce l’Universo, una meraviglia che corrisponde all’ ottava meraviglia. Sempre. Ogni corpo è l’ottava meraviglia e come tale dev’essere rispettato ed onorato. Il corpo non é oggetto di tentazione ma musa ispiratrice di poesie e melodie. Il corpo dell’ Uomo e della Donna, è il culmine della creazione, da chiunque essa sia stata pensata o da qualsiasi fenomeno essa provenga. Il corpo è motivo di lode, non perché questo sia oggetto da vetrina ma perché corrisponde allo spettacolo più affascinante che vi è in Natura… il corpo è desiderio che richiama desideri più forti, è parola che suggerisce parole più profonde, è arte che ispira artisti di ogni tempo. Il corpo è mistero: non si finisce mai di conoscerlo perché non cessa mai di cambiare, di maturare. È certezza perché esiste prima di essere, prima di essere ombra. E continua ad esistere anche dopo la fine, anche quando l’ombra svanisce. In una unicità che niente e nessuno può clonare. Con una bellezza che niente e nessuno può offendere né mortificare. Attraverso il vento, il movimento, l’eco che il corpo è stato, il corpo continua ad essere. Perché il corpo non è materia, non è accumulo di elementi, non é evento effimero: è l’essere di chi è, è infinità, è eternità. Il corpo è ricordo di pelle sfiorata, di passi attesi e rincorsi, di calore cercato e condiviso. Il corpo é passione. Dolore. Trepidazione. Stanchezza. Energia. Il corpo è quel tutto che si cerca in tutti gli altri. La ricerca inizia dal proprio corpo. Ricerca, non violenza. Si ami il corpo, quindi. Si adori il proprio corpo per esercitarsi nell’arte del rispetto del corpo altrui.

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    • Il corpo è nei piedi. I piedi che non curiamo, non carezziamo, non ricordiamo neppure di avere; troppo presi dalla faccia, quella sì, che dobbiamo indossare ogni giorno per non fare cattiva figura in presenza del giudizio degli altri. Il corpo è i piedi. Bagnati da lacrime sincere di peccatrici capaci di pietà sconosciute ai sacerdoti del tempio. Il corpo è nei piedi che muovono i primi passi e sorridono e animano sorrisi di bimbi increduli d’esserci riusciti. Il corpo cammina. Se non cammina protesta. Se protesta dice di amarsi mentre odia i suoi limiti. Il corpo è massa ed energia. Il corpo è nostalgia per tutto e di nulla. Non vuole smettere mai d’esserci, invidia tutti i tempi del Mondo, per non esserci stato ogni istante e per non poterci essere sempre, ovunque, per sempre.
      Il corpo è nel mondo. Amiamo l’uno e l’altro. Questo è vivere.
      Grazie, Deborah…
      Giovanni Bongo

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  2. I miei piedi ringraziano per il tuo elogio.
    In modo particolare, per aver ricordato quelli baciati da donne peccatrici. Le cui labbra sono state offese o non considerate. E tuttora accade. Da chi, molto probabilmente, le desidera.

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    • Chi desidera, e disdegna, non è degno del desiderio che ha. Chi desidera, e disprezza, non è altro che un vile in atteggiamento di finta virtù. Mi auguro tante peccatrici per ogni moralista. E che le lacrime delle prime lavino la coscienza dei secondi…
      Grazie.
      G. B.

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  3. “Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi.” Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica.
    “Quando vedi una donna pensa che sia un demonio, che sia una sorta di inferno.” Papa pio II.
    “Tu sei la porta del demonio! Tu hai mangiato dell’ albero proibito! Tu per prima hai disobbedito alla legge divina! Tu hai convinto Adamo, perché il demonio non era coraggioso abbastanza per attaccarlo! Tu hai distrutto l’ immagine di Dio, l’uomo! A causa di ciò che hai fatto, il figlio di Dio è dovuto morire!” Tertulliano, teologo cristiano.
    Se loro e gente simile a loro avesse sparlato di meno, forse oggi si verificherebbe un minor numero di casi di sottomissione, fisica e psicologica. Mi chiedo se questi uomini fossero al corrente di esser esistiti GRAZIE a quel che hanno sempre definito peccato. Mi chiedo se questi padri della chiesa, sapessero di esser nati da Donne, dal Corpo di Donne. Mi chiedo chi ha permesso che loro continuassero a predicare e celebrare l’inferiorità della Donna, anche dopo l’esempio del loro Maestro. E mi chiedo, mi chiedo sempre come si possa credere in un Dio che s’ è fatto Carne e poi maledire la stessa. Come si possa credere in un Dio che ha tanto amato e poi ridurre l’amore stesso ad un atto immondo e per cui chiedere perdono. E come si possa aspettare che la Madonna compaia su qualche muro o nel bel mezzo di un prato quando di Questa viene adorata solo la verginità, decisa da altri. Me lo chiedo. E non ho risposta. Se non nell’ immagine di un Dio fatto Carne, che s’ è lasciato baciare i piedi da una Donna, non perché fosse superiore a lei ma perché amante della stessa che Lui aveva salvato, voluto accanto e adorato fino all’ ultimo. A uomini così chiaramente e fortemente turbati, repressi e perversi, non doveva esser concesso il privilegio di esprimere le proprie idee e per di più, trasmetterle alle generazioni seguenti. Amatevi. Se il Sesso ha a che fare con l’Amore, con la Volontà delle Persone che lo vivono e con il Rispetto reciproco delle stesse, esso consiste nella massima elevazione spirituale che due Persone possano vivere e condividere.

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    • Il corpo è sacro. Lo è perché esiste. Strana logica, la mia, ma non ho pretese di rigore; ho solo desiderio di giustizia.
      Voglio giustizia per il corpo. Voglio giustificare le sue debolezze. Voglio dire che preferisco una prostituta onesta ad un parlamentare disonesto.
      Voglio dire che chi ha condannato la donna l’ha desiderata al culmine della sua stessa impotenza. Voglio dire, con Nietzsche, che “il Cristianesimo diede del veleno ad Eros; questi non ne morì, ma degenerò in vizio”. Voglio dire, sempre con Nietzsche, che l’unico cristiano a me noto morì sulla croce. Voglio dire che il corpo non mi scandalizza, se non quando uccide, violenta, deruba.
      Voglio dire che credo nella pienezza dei diritti di ogni individuo. Voglio celebrare il “corpo elettrico”, con Whitman, e i suoi desideri elettronici.
      Voglio dire che il peccato è un inciampo sulla via che porta alla virtù. Quel che conta è saper chiedere scusa e cambiare.
      Voglio dire che il nostro corpo è la porta verso l’infinito che possiamo (solo?) scorgere. Le nostre mani sono il nostro migliore strumento di lode alla intelligenza. La nostra intelligenza è nel nostro cranio. Il nostro cranio è la nostra vittoria sulla imperfezione di cui siamo fragili testimoni.
      Amiamo. E facciamo quel che vogliamo. Come disse qualcuno che non sempre ebbe ragione…
      Grazie.
      Grazia…
      G. B.

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